#TAC2018 – I video dell’evento – ultima puntata

Il fattore umano nello sviluppo Agile delle Macchine

Claudio Saurin, Daniela Rinaldi, Garbiele Corletto, Michele Stangherlin

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Il racconto dei protagonisti dello sviluppo Agile di macchinari industriali “smart”. Come è cambiata l’organizzazione integrando la progettazione agile, con la gestione classica dei materiali, con il montaggio e la validazione agili. I sorprendenti risultati ottenuti sulla qualità del design, sui costi, sui tempi e sul coinvolgimento delle persone.
E’ stato epocale il passaggio da team di prodotto (component team) a team di progetto (functional team), il cambio di ruolo dei precedenti team leader tecnici a stakeholder o a risorse del team. E’ stato importante far rivestire il ruolo del PO al coordinatore dall’ingegneria di vendita come nuova modalità evolutiva del Product Manager capace finalmente di coinvolgere le vendite nella definizione interattiva dei requisiti di mercato con i Canvas. Il PO che è coinvolto fino alle fasi più hardware del montaggio e della validazione con il team di sviluppo. Le difficoltà affrontate per realizzare team di sviluppo cross funzionali dedicati. E’ stato infine strategico introdurre la figura emergente in azienda dello ScrumMaster senza il quale questo processo di cambiamento non avrebbe potuto avere luogo. Lo sviluppo del design Agile con la necessaria integrazione della gestione materiali classica (MRP) unitamente a logiche a flusso e efficientamento tipiche della lean, hanno richiesto la messa a punto di un processo ibrido. I risultati ottenuti sono stati sorprendenti specialmente dal punto di vista della riduzione costi e della qualità del prodotto ottenuto. I tempi non sono ancora quelli sperati pur essendo migliori di quelli precedenti. Il clima ed i rapporti umani sono decisamente migliorati con un livello di coinvolgimento delle persone senza precedenti. In Breton in questo momento 8 team scrum sviluppano altrettanti prodotti guidati da 3 Product Owner coinvolgendo circa 80 persone.


 

L’effetto Dunning-Kruger: sfruttarlo a nostro vantaggio con Agile

Stefano Porro

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We don’t know what we don’t know: come sfruttare l’effetto Dunning-Kruger in uno Scrum Team
L’effetto Dunning-Kruger è quella situazione in cui una persona crede di essere molto preparata quando in realtà, purtroppo, non lo è. Nei team tradizionali questo può portare a tanti problemi e a una stagnazione nello stage di Storming del team. Ma con Scrum, e attraverso una buona comunicazione dello Scrum Master, questo effetto può diventare un’arma vincente per superare brillantemente la fase di Storming e avviarci a vele spiegate verso il Performing.


 

Lightning: Il collante strategico durante lo sviluppo: continuous discovery

Alessandro Violini

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La continuous discovery come metodo per validare le nostre idee ed essere più efficaci e veloci nella track di sviluppo.
Lo sviluppo di un software è orientato al raggiungimento di alcuni obiettivi. Nel team di sviluppo è sempre più fondamentale avere chiaro lo scenario completo della necessità del software che si sta sviluppando. Avere un metodo che durante lo sviluppo ci permette di mantiene l’allineamento con le necessità imprenditoriali e degli utenti finali abilita tutto il team a prendere micro e macro decisioni giuste e lavorare con meno spreco.


 

Lightning: Agile organization transformation in a big enterprise

Nicola Sfondrini

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Agile è ormai largamente adottato per lo sviluppo software ma questa metodologia, se correttamente declinata, può profondamente modificare l’intera struttura di un CIO e facilitare l’introduzione di una logica “by products”. Il talk fornirà precise linee guida, declinati su reali casi di successo, per facilitare l’azione di Agile su larga scala.</br/> Agile come modello di sviluppo software. Declinazione di Agile nella struttura di un CIO. Come Agile impatta l’organizzazione e i tool aziendali. Quali skill sono richiesti per adottare Agile su larga scala. Roadmap di adozione delle metodologie Agile (incluso la parte di operation). Esempi e casi di successo gestiti direttamente.


 

Agile meets IoT

Felice Pescatore, Vincent Thavonekham

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In this talk we will introduce AgileIoT, the disciplined Agile approach dedicated to the world of the Internet of Things, and Eclipse Duttile, a related open source framework.
In this talk we will introduce AgileIoT, the disciplined Agile approach dedicated to the world of the Internet of Things. AgileIoT was born from the awareness that teams cannot address the governance and development of an industrial IoT solution borrowing approaches from the world of software, hardware or cloud, and considering them disjointed. We need to think a holistic way the governance of IoT Product creation in function of the two fundamental elements of them: Smart Things (“T”) connected and managed from Cloud (“I”, the Internet). Who will attend to the talk will bring to home deep information about the main aspects to the challenges related to the creation of a marketable and consumable IoT massive solution, starting from the IoT Production dilemma and the fundamentals 8 bobble-aspects that must be validated for overall sustainability of the solution.


 

Agile Projects and Lazy Contracts

Emanuele Passera

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La gestione dei progetti si muove più velocemente della giurisprudenza. Come gestire un progetto con metodologie Agile, essendo legati a contrattualistiche basate unicamente sul completamento di uno scope stimato up-front?
Le metodologie Agile o Lean sono ad oggi riconosciute come fondamentali per la gestione di progetti con alto contenuto di incertezza, eppure la contrattualistica non tiene il passo della trasformazione dei processi industriali. Ci si trova quindi imprigionati in una dicotomia forte tra la necessità di una gestione dello scope run time, beneficiando dei feedback dell’utente finale e di una stima di budget upfront che male si concilia con esigenze sopraggiunte in corso di opera.


 

I terribili “guardiani della codebase”

Paolo D’Incau

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Spesso le persone con maggiori conoscenze tecniche e di maggiore esperienza tendono a diventare protettive nei confronti del software che hanno costruito. Durante il talk scopriremo quali sono i principali danni che questo comportamento può arrecare e capiremo come i guardiani possano cambiare e diventare i catalizzatori per la crescita del team.
Facendo principalmente consulenza in team in cui si sviluppa software ho avuto occasione di vedere spesso il pattern del “guardian*” in cui la persona che è sul progetto da più tempo, che è più tecnicamente preparata o che meglio conosce il business tende a lungo andare ad innamorarsi del proprio prodotto (io per primo) e a tappare la crescita del team. Vorrei raccontare di questo tema perché spero di aiutare persone che sono nella stessa situazione a fare un cambiamento comportamentale in modo che possano davvero essere gli artefici della crescita del team. Il talk non è tecnico ma tratta di aspetti umani quali la motivazione, lo stress e la crescita.


 

INTERVISTE AGLI SPONSOR – deltatre

Abbiamo intervistato gli sponsor principali del TAC2018 e abbiamo posto loro alcune domande

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Daniel

Appassionato, volenteroso e super addicted di Lean e Agile, amo credere che cambieremo il mondo con la sola forza del pensiero! 🙂

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