Un’avventura all’Agile Venture Prato

Sabato 29 settembre si è tenuto a Prato il mini agile day con un nome tutto nuovo: Agile Venture Prato!

Qui di seguito i talk che ho seguito di cui vi racconterò brevemente, il programma completo invece è qui.

  • Keynote “Agile pro nobis” – Jacopo Romei
  • Agile goes to Hollywood: portare agile all’interno di una grande azienda – Giovanni Puliti, Mattia Puliti
  • Agile è chi agile fa – Marco Fracassi
  • Bias cognitivi e SCRUM – Stefano Lucantoni
  • SOLID principles in practice: the clean architecture – Fabio Collini
  • Creare un’organizzazione che apprende in quattro mosse – Fabio Ghislandi
  • #noprojects: Modern software development focus on teams (and products) – Dimitri Favre

Cosa mi sono portato a casa di tutto quello che ho ascoltato?

L’energia, la simpatia e la forza motrice di Jacopo Romei, il nostro comune amico della Community Agile di Torino, con il suo primo spettacolare keynote, che ci porta tra il pensiero magico e il riduzionismo, per concludere con un bella e simpatica litanìa: “Kent Beck, prega per noi!”. La grande esperienza e serietà dell’inossidabile Giovanni Puliti e del suo giovane adepto Mattia, che ci mostrano come portare agile in una grande azienda. La sorpresa di un Marco Fracassi che non conoscevo e che ci ha riportato alle basi, ai principi fondanti dell’agilità. Il grandioso Stefano Lucantoni e le sue capacità spettacolari di farci comprendere come ciò che decidiamo, spesso è guidato da bias cognitivi radicati dentro noi, ma ci fa anche vedere come provare a superarli brillantemente. La competenza di Fabio Collini che ci spiega come applicare i principi SOLID nella programmazione ad oggetti, ci fa comprendere come realizzare clean architecture basate sugli elementi di dominio, mostrandoci esempi concreti corredati da diagrammi e codice. La forza e la consapevolezza “olistica” di Fabio Ghislandi, che ci mostra praticamente cosa significa applicare in azienda i concetti del System Thinking per trasformarla in un un’organizzazione che apprende, facendo leva sull’esperienza concreta di Intré.

Il talk che mi ha lasciato più sorpreso, per me una novità assoluta, è quello di Dimitri Favre che vi voglio raccontare molto molto brevemente, lasciandovi qualche spunto di approfondimento utile.

Dimitri ci parla di #noprojects il cui concetto di base è: i prodotti software su cui lavoriamo, hanno solitamente una vita lunghissima, quindi perchè utilizzare il “progetto” come elemento organizzativo per gestirlo e generare valore? Il progetto ha durata limitata, bordi ben definiti in termini di tempi, budget e scope. Il prodotto invece ha una sua vita che va molto al di là di questi limiti, continua a generare valore anche oltre, ha necessità di essere arricchito, superando i limiti di spazio e tempo definiti nel progetto che lo ha attivato. E soprattutto il progetto ha un team di persone che solitamente viene sciolto alla fine dello stesso per poi essere ricostituito con persone diverse per il prossimo progetto, avviato magari per ampliare ed evolvere lo stesso prodotto software… Di fatto il nuovo team ripartirà dalla fase di forming del ciclo di Tuckman! Che spreco!

Quindi, cari lettori, forse vale la pena cancellare la parola “progetto” dai nostri vocabolari e riferirsi a stream continui, formati da team solidi e duraturi che si occupano di un prodotto senza soluzione di continuità?
Dipende! Come sempre… Ci sono situazioni in cui ha ancora senso parlare di progetti ma, per la realizzazione e l’evoluzione dei prodotti software innovativi dei nostri tempi, forse conviene fare questo salto quantico e costruirli con uno o più team dedicati che seguiranno la vita del prodotto nel tempo, durante tutta la sua evoluzione, con le opportune modifiche organizzative che si renderanno necessarie durante il percorso.

Vi lascio qualche approfondimento, per affrontare l’argomento da diverse prospettive:

Spero che questa breve sintesi vi sia stata utile, anzi, se volete fatemelo sapere lasciandomi i vostri feedback su linkedin…

Qui un piccolo video, contributo per trasmettere lo spirito dell’Agile Venture!

Grazie!

mm

Daniel

Appassionato, volenteroso e super addicted di Lean e Agile, amo credere che cambieremo il mondo con la sola forza del pensiero! 🙂

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